Gengive recesse: cause, rimedi e trattamenti efficaci

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Gengive recesse è un termine che molti pazienti utilizzano per descrivere un problema che, in odontoiatria, viene definito retrazione gengivale. Si tratta di una condizione nella quale il tessuto gengivale che normalmente ricopre e protegge i denti si riduce, lasciando scoperta una porzione più ampia della superficie dentale o, nei casi più gravi, la radice.

Questo fenomeno, oltre a creare un impatto estetico visibile, rappresenta un problema alle gengive che può compromettere la salute orale complessiva. Infatti, la gengiva è parte del parodonto, cioè l’insieme delle strutture che sostengono il dente: se queste strutture si indeboliscono, l’intero equilibrio della bocca può essere messo a rischio.

Come Dott. Nunzio Ezio Campagna, da anni mi occupo di parodontologia e di trattamenti avanzati per la cura delle gengive ritirate. L’obiettivo di questo approfondimento è chiarire cosa sono le gengive recesse, quali sono le principali cause, come riconoscerle in tempo e quali sono i migliori rimedi per le gengive che si ritirano, fino agli approcci più innovativi per il loro trattamento.

 

Gengive recesse: cosa significa davvero?

Parlare di gengive recesse significa affrontare il tema del ritiro gengivale, una condizione progressiva che spesso inizia in maniera silenziosa. Le gengive, invece di ricoprire completamente il colletto dentale, si spostano verso la radice, lasciando i denti visibilmente più lunghi.

Molti pazienti si accorgono di avere le gengive che si ritirano solo guardandosi allo specchio o provando un’improvvisa sensibilità dentale a cibi caldi, freddi o acidi. Il problema, però, non si limita all’estetica: l’arretramento gengivale può favorire l’insorgenza di carie radicolari, infiammazioni croniche e, se non trattato, portare persino alla perdita del dente.

La retrazione gengivale non colpisce solo gli adulti: anche i giovani possono esserne affetti, specialmente se presentano abitudini scorrette di igiene orale o malocclusioni dentarie. Per questo motivo, sapere cosa fare quando le gengive si ritirano è essenziale per preservare la salute della bocca a lungo termine.

 

Ritiro delle gengive cause principali

Le cause del ritiro delle gengive possono essere molteplici e spesso si combinano tra loro. Tra le più rilevanti troviamo:

  1. Malattia parodontale
    La parodontite rappresenta la causa più comune di recessione gengivale. Si tratta di un’infezione cronica provocata dall’accumulo di placca e tartaro che, se non trattata, porta alla progressiva distruzione dei tessuti di supporto del dente.
  2. Igiene orale scorretta
    Uno spazzolamento troppo energico o l’uso di spazzolini a setole dure possono danneggiare il margine gengivale, causando microlesioni che nel tempo portano all’arretramento gengivale.
  3. Bruxismo e malocclusioni
    Il continuo digrignamento o serramento dei denti, così come rapporti occlusali scorretti, esercitano pressioni anomale sui tessuti gengivali e accelerano il ritiro gengivale.
  4. Fattori genetici
    Alcune persone hanno una predisposizione maggiore al problema, legata a caratteristiche ereditate come gengive sottili o scarsa quantità di tessuto cheratinizzato.
  5. Fumo
    Il tabacco riduce la capacità rigenerativa delle gengive e compromette la microcircolazione sanguigna, favorendo il loro ritiro.
  6. Traumi e abitudini viziate
    Piercing orali, masticazione di oggetti duri o abitudini infantili come il succhiamento del pollice possono provocare scollamento gengivale.

 

Sintomi delle gengive recesse

Le gengive recesse si sviluppano gradualmente. All’inizio, molti pazienti non notano cambiamenti, ma con il passare del tempo i sintomi diventano sempre più evidenti.

Tra i principali segnali troviamo:

  • Denti visibilmente più lunghi rispetto al normale.
  • Sensibilità dentale accentuata a freddo, caldo o cibi acidi.
  • Spazi interdentali più ampi, che favoriscono l’accumulo di placca.
  • Sanguinamento gengivale durante lo spazzolamento o l’uso del filo.
  • Fastidio estetico, con sorriso meno armonioso.

Riconoscere questi sintomi in tempo permette di intervenire con i giusti rimedi per le gengive ritirate e impedire che la situazione peggiori.

 

Rimedi per le gengive che si ritirano

Una delle domande più comuni che ricevo è: “Si può fare qualcosa per le gengive recesse senza chirurgia?”. La risposta è sì, ma solo se la retrazione è in fase iniziale.

Trattamenti conservativi

  • Educazione all’igiene orale: insegnare ai pazienti come spazzolare correttamente i denti è fondamentale per prevenire il peggioramento del problema.
  • Igiene professionale: sedute di detartrasi e terapia GBT (Guided Biofilm Therapy) permettono di ridurre l’infiammazione e limitare l’avanzamento della retrazione gengivale.
  • Bite personalizzati: nei casi di bruxismo, il bite protegge i denti e riduce la pressione sulle gengive, rallentando il ritiro gengivale.

Interventi chirurgici

Quando la retrazione è più avanzata, i rimedi per le gengive che si ritirano prevedono un approccio chirurgico. Le principali tecniche sono:

  • Lembo coronale avanzato: il tessuto gengivale viene spostato verso la radice del dente.
  • Innesti di tessuto connettivo: prelievo dal palato per rinforzare la zona danneggiata.
  • Biomateriali rigenerativi: stimolano la ricrescita dei tessuti gengivali.

Questi interventi sono mini-invasivi, con tempi di recupero rapidi e risultati estetici e funzionali molto soddisfacenti.

 

Gengive recesse e qualità della vita

Il problema delle gengive recesse non è solo clinico. Per molti pazienti rappresenta anche una questione psicologica ed emotiva.
Mostrare denti lunghi o radici esposte può compromettere la sicurezza personale e rendere difficile sorridere con naturalezza.

Inoltre, la cura delle gengive ritirate ha un impatto diretto sulla qualità della vita: ridurre la sensibilità, migliorare l’estetica e proteggere i denti significa tornare a mangiare e a sorridere senza disagi.

 

Come curare gengive e prevenire la recessione

La prevenzione è la chiave per evitare il ritiro delle gengive. Alcuni accorgimenti quotidiani possono fare la differenza:

  • Usare uno spazzolino a setole morbide e spazzolare con delicatezza.
  • Effettuare regolarmente sedute di igiene professionale.
  • Evitare il fumo e limitare il consumo di alcol.
  • Controllare eventuali malocclusioni con trattamenti ortodontici.
  • Indossare un bite in caso di bruxismo.

Queste buone pratiche aiutano a prevenire lo scollamento gengivale e a mantenere gengive sane e forti nel tempo.

 

L’approccio clinico del Dott. Nunzio Ezio Campagna

Negli Studi Dentistici Campagna, il trattamento delle gengive recesse viene sempre personalizzato. Ogni paziente viene sottoposto a un’attenta diagnosi, che include valutazione clinica, sondaggio parodontale e, quando necessario, esami radiografici.

Grazie all’esperienza in parodontologia e all’utilizzo delle tecniche più moderne, possiamo proporre soluzioni conservative o chirurgiche mirate, con l’obiettivo di:

  • ripristinare la salute gengivale,
  • ridurre la sensibilità,
  • migliorare l’estetica del sorriso,
  • garantire risultati duraturi nel tempo.

Le gengive recesse sono un problema che non va trascurato: dalle prime fasi con sintomi lievi fino ai casi più gravi con esposizione radicolare, la progressione può essere lenta ma inesorabile.
Affrontare il problema subito con i giusti rimedi per le gengive ritirate permette di preservare denti e sorriso.

Se ti stai chiedendo “gengive che si ritirano cosa fare”, la risposta è semplice: rivolgiti a uno specialista. Negli Studi Dentistici Campagna ti offriamo un percorso personalizzato per la cura delle gengive ritirate, combinando professionalità, tecniche innovative e attenzione al paziente.

Prenota oggi stesso il tuo appuntamento: prendersi cura delle gengive significa proteggere il sorriso per tutta la vita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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