Antibiotici dopo il dentista: ecco a cosa fare attenzione
In Italia si fa un uso smodato di antibiotici. Il paziente medio, infatti, è piuttosto indisciplinato: prende gli antibiotici senza rispettare la giusta posologia (a volte ci si ferma quando si pensa di essere guariti e scompare il sintomo) e a volte li assume senza nemmeno consultare un medico. Succede quindi che un forte antibiotico per via orale venga preso autonomamente anche per un mal di gola. E si rischia grosso, e a lungo termine (tra poco vi spieghiamo il perché).
Succede anche che gli stessi professionisti suggeriscano antibiotici senza troppi controlli. Gli odontoiatri italiani, ad esempio, sono quelli più “di manica larga” di tutta l’Europa. Secondo uno studio sull’uso eccessivo di antibiotici per via sistemica “4 pazienti su 10 con gengive infiammate riceve la prescrizione di antibiotici ma solo il 10% di questi ne avrebbe davvero bisogno in quel momento” (dati della Società di Parodontologia e Implantologia”.
Bisogna fare molto attenzione all’uso di antibatterici e antibiotici. In caso di gengive infiammate, ad esempio, noi di Studi Campagna crediamo che bisognerebbe prima risalire al cuore del problema. Se non viene eliminata la placca che provoca l’infiammazione (e che non permette all’antibiotico di raggiungere i batteri siti in profondità), l’antibiotico non serve a nulla. Si finisce quindi con l’aumentare il dosaggio e i rischi.
Ma quali sono i rischi di cui parlavamo prima? Un uso sproposito fa accrescere la resistenza dei batteri e rende gli antibiotici inutili. Parlatene col vostro dentista di fiducia…
Dr. Ezio Campagna – dentista Catania
Studi dentistici Campagna Catania