Denti del giudizio: perché arrivano così tardi?
I denti del giudizio, in latino dens sapientiae si chiamano in questo modo perché arrivano solitamente nella tarda adolescenza o all’inizio dell’età adulta. Rappresentano un sofferto ingresso nella vita adulta, bucando le gengive tra i 16 e i 25 anni.
Ma per quale motivo compaiono così tardi? Sicuramente ci sono ragioni di spazio. Affinché la terza fila di molari possa trovarne nella bocca, bisogna aspettare che le mascelle crescano a sufficienza, rispetto a quelle dei bambini. Crescendo le ossa della faccia si allungano e si crea anche lo spazio necessario all’eruzione dei denti del giudizio, già inclusi nella gengiva. Spesso l’uscita è dolorosa, poiché probabilmente le mascelle non sono cresciute al punto da consentirne una indolore, rendendo necessaria l’estrazione.
Denti del giudizio: questioni di alimentazione
Nella preistoria, i nostri antenati seguivano un’alimentazione a base di carni particolarmente dure, radici, vegetali crudi e frutta secca. Tutti alimenti che stimolavano una crescita importante delle mascelle. Nell’alimentazione moderna sono presenti soprattutto cibi morbidi e facili da masticare. Per questo motivo le ossa nella bocca tendono a non svilupparsi nel pieno delle proprie potenzialità.
Questioni di utilità
L’uomo è biologicamente un primate, in possesso dei geni per lo sviluppo dei denti del giudizio, di cui in realtà non ha più bisogno. In passato i denti del giudizio fungevano anche da molari “di scorta”, che sopperivano al consumo degli altri davanti ai cibi più duri. Oggi è più improbabile che i primi o i secondi possano essere sostituiti, ma in chi ha perso i denti, quelli del giudizio sembrano programmati per spuntare e ricoprire questa funzione.
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