Secondo un nuovo studio realizzato dall’Istituto di ricerca Key-Stone, circa due italiani su tre sono affetti da disallineamento dentale e/o problemi di malocclusione.

La ricerca si è concentrata su un campione di 2.878 italiani, con un’età compresa tra i 20 e i 50 anni. In particolare, ci si è accorti che il 55% ha dichiarato di essere stato interessato da problemi di malocclusione in età adulta e il 19% di essi è riuscito a correggerli grazie all’impiego di apparecchi ortodontici.

Invece, il 36% ha dichiarato di essere interessato da malocclusioni non curate: questo dato interessa circa 8 milioni di persone in tutta Italia.

Tra questi, il 60% evidenzia anche un disallineamento dentale affermando che si tratta di un problema di lieve entità, mentre il 34% di moderata entità e il 6% di grave entità.

La fascia d’età maggiormente interessata è quella che va dai 25 ai 35 anni.

Ma c’è un altro aspetto che i partecipanti hanno evidenziato, ossia l’aspetto estetico, che peggiora del 90% quando ci si confronta con un disallineamento dentale. Il 28% ha anche sottolineato la presenza di difficoltà di masticazione.

Tuttavia, la maggior parte del campione preso in analisi (il 72%) ha espresso la volontà di porre ai ripari e correggere il disallineamento o la malocclusione.

Roberto Rosso, presidente di Key-Stone, ha dichiarato che solo nel 2019 sono stati “oltre 80.000 i trattamenti con allineatori (nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di adulti), mentre nel 2021 saranno almeno 150.000, ossia quasi il doppio in due anni, dopo un ovvio rallentamento della crescita nel 2020 a causa della pandemia.”.

Fonte: ANSA.

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