É utile utilizzare la saliva per fini diagnostici? Tutti i dettagli
Il test salivare è notoriamente conosciuto come metodo per prevenire nonché intercettare la predisposizione alla carie o alla parodontite del paziente. Questo genere di prove ha il compito di rivelare al soggetto che si sottopone il tasso di rischio effettivo di ammalarsi, potendo così agire con la terapia più adatta al suo caso.
Questo test è definito “diretto” perché è considerato un tipo di prevenzione “ad personam”, efficace per tutti, ma soprattutto per coloro che sono a più alto rischio di sviluppare carie e/o malattia parodontale: fumatori, bambini, pazienti diabetici o donne incinte, per lo più.
La sua importanza è dettata innanzitutto dal valore della saliva stessa: digestione, lubrificazione, gusto, attività microbiche, fonazione sono solo alcune delle sue funzioni. In caso di alterazioni di questo sistema, si andrebbe incontro a danni a carico dei denti e dei tessuti di sostegno. I parametri da tenere sotto controllo sono: acidità, potere tampone, flusso e quantità di Streptococchi mutans e Lattobacilli presente (sono loro i maggiori responsabili del processo carioso e testimoni di un’errata alimentazione).
Sono proprio questi batteri a nutrirsi di zuccheri e produrre conseguentemente acidi che danneggiano lo smalto dei nostri denti. È quindi necessario verificare la loro presenza e l’eventuale quantitativo nella nostra bocca, al fine di tamponare la loro azione.
Il test è semplice, indolore e sensibile. Basta rilevare un campione di saliva del paziente, da porre poi su una striscia di coltura e poi inserito in un forno particolare a temperatura costante. Sulla striscia, nelle successive 48 ore, appariranno delle macchioline, rappresentanti i batteri presenti nel cavo orale. Per ognuno di questi, esiste un particolare programma di prevenzione annuale, al fine di difendersi dall’attacco della carie. Alcuni test più semplici prevedono invece l’utilizzo di una cartina tornasole e in base al colore ottenuto, è possibile misurare il pH salivare e la capacità tampone.