Giornata mondiale della salute orale: le iniziative dell’ANDI
In Italia, il 13% dei ragazzi non lava i denti ogni sera, con il 22% dei genitori che permettono loro di andare a letto senza farlo. Paradossalmente, è un altro il dato che fa riflettere: il 9% di questi (genitori) lo considera una ricompensa. Ciò è quanto emerge da un’indagine, che una nota multinazionale ha commissionato, su 4.000 tra bambini e genitori in 8 paesi, pubblicata durante la Giornata mondiale della salute orale. Essa è stata celebrata il 20 marzo scorso, attraverso una serie di lezioni trasmesse per via digitale, vista l’attuale situazione.
Il progetto principale è chiamato “Sorrisi previdenti”, promosso da aziende del suddetto gruppo in sinergia con l’ANDI (Associazione nazionale dentisti italiani). Sul sito www.sorrisiprevidenti.com è possibile approfondire le tematiche trattate, anche grazie ai contenuti e materiali informativi specifici.
Il lavoro si basa sulla “metodologia dei 21 giorni”, secondo la quale quando un’azione viene ripetuta per 3 settimane di fila, viene trasformata in una corretta abitudine. In questo caso, l’obiettivo finale è rafforzare l’igiene orale e promuovere la pulizia dei denti prima di andare a dormire. 9 dei 10 paesi partecipanti alla suddetta iniziativa (diffusa a partire dal 2014) hanno evidenziato notevoli progressi soprattutto nei bambini tra 7 e 9 anni.
L’intero programma ha origine dalla consapevolezza che oltre 2 miliardi di persone nel mondo sono affette da carie e circa 500 milioni di bambini hanno problemi correlati. È necessario quindi fortificare il lavoro di prevenzione sin da tenera età e aiutare i più piccoli a diventare adulti più responsabili in futuro, anche attraverso tali progetti.
A questo proposito, il presidente nazionale ANDI Carlo Ghirlanda ha dichiarato: “Sensibilizzare le famiglie e li loro bambini riguardo all’importanza di una corretta igiene orale significa contribuire alla formazione di future generazioni di adulti con denti più sani, con tutti i vantaggi che un tale risultato può comportare”.
La vastità del materiale didattico si estende ben oltre la metodologia dei 21 giorni, con un vero e proprio programma che illustra le buone pratiche per l’igiene orale. L’apporto delle aziende intervenute è essenziale per sensibilizzare il consumatore e supportarlo nel raggiungimento di un obiettivo utile per la propria crescita e quella della sua famiglia.