Se aprite la bocca, serrate i denti e vi ponete di fronte ad uno specchio noterete sicuramente una sorta di “coroncina” tra la gengiva e il dente, una specie di contorno. Quello, cari signori, è il tartaro. Un qualcosa che si tende spesso a sottovalutare perché ritenuta “innocuo”. In fondo non fa male e si pensa di poterlo mandare via con lo spazzolino. In realtà, il tartaro, è il nemico numero uno della salute orale. È una placca batterica che si deposita intorno ai denti e che tende a calcificarsi diventando molto resistente (lo spazzolino, a quel punto, non serve a nulla). Causa, alitosi, infiammazioni, sanguinamenti, infezioni e patologie come la parodontite. Manco a dirlo, va rimosso.

Fate conto che il tartaro si crea e si rigenera ogni giorno. Motivo per cui la sua eliminazione deve avvenire periodicamente altrimenti si rischia di pagare un conto salatissimo. L’eliminazione del tartaro avviene con il detartrage, quello che comunemente chiamiamo pulizia dei denti. Un’operazione fondamentale che serve inoltre a fare un check up completo della bocca e a rilevare eventuali patologie che, se prese per tempo, evitano di degenerare.

Ma ogni quando va fatta la pulizia dei denti?

PAZIENTI “COMUNI”
Dovrebbero effettuare il detartrage ogni 6 mesi, quindi due volte l’anno.

PAZIENTI “PARTICOLARI” CON PRECISA PREDISPOSIZIONE ALLA FORMAZIONE DEL TARTARO CAUSA SALIVA RICCA DI SALI MINERALI
Ogni 3 mesi per un totale di 4 volte l’anno.

PAZIENTI GIOVANI
La pulizia dei denti si comincia a fare, generalmente, dopo i 10-12 anni d’età ovvero quando sono già spuntati i denti permanenti. Alcune volte, si può iniziare anche già a 6 anni se l’odontoiatra lo ritiene opportuno.

La pulizia professionale è l’unico modo, al momento, per eliminare il tartaro calcificato a fondo. Naturalmente la pulizia domestica è un ottimo modo per non arrivare dal dentista in situazioni drammatiche. Spazzolate i denti in modo accurato per almeno 3 minuti e usate il filo interdentale.

Non sottovalutate questo problema.