Sensibilità dentinale: quando preoccuparsi? Ecco i campanelli d’allarme
L’inverno sta arrivando (cit.) e anche i nostri denti cominciano a sentire freddo. Se vi capita di sorridere mentre scendete a tutta velocità su uno slittino durante la vostra settimana bianca (ma anche se vi limitate a mangiare un’arancia fredda di frigo) vi potrà capitare di avvertire una maggiore sensibilità ai denti.
Chiariamo subito che una certa sensibilità alla temperatura è del tutto fisiologica. Va anche detto che con il trascorrere del tempo la sensibilità dentinale diminuisce perché la polpa diventa più sottile e i recettori della sensibilità si “ritirano” verso l’interno.
Detto questo, ci sono alcuni casi in cui la sensibilità dentinale può diventare un campanello d’allarme, può indicarci che c’è qualcosa che non va.
A volte, la causa di un’eccessiva sensibilità dentinale può essere una carie, altre volte una malattia parodontale che fa ritirare la gengiva, altre ancora un’abrasione causata da un cattivo spazzolamento.
Ma quando è il caso di preoccuparsi?
- Se un dente o più denti in particolare diventano molto sensibili improvvisamente
- Se notate un colore diverso in uno o più denti
- Se notate delle erosioni o delle parti “scavate” in prossimità della gengiva
- Se al tatto, il dente diventa particolarmente sensibile.
In tutti questi casi è opportuno recarsi dal dentista per un controllo.
Prendetevi cura della vostra bocca e non sottovalutate mai dei segnali che, di primo acchito, potrebbero sembrarvi irrilevanti.